Se rischio Cresco
di Albeto Pellai
Tu non sai tutto di me. Non sempre riesco a raccontarti le paure che mi abitano, le ansie che mi agitano. A volte ho dei pensieri che mi spaventano così tanto da rendermi impossibile condividerli con te. Temo che, se te li dicessi, tu mi prenderesti per matto. Oppure ti spaventeresti ancora di più di me, e a quel punto io e te diventeremmo caos. Ci sono onde che mi attraversano come se fossi al centro di una tempesta. Tu, però sei lì al mio fianco, e non ti agiti. E’ solo una cala apparente, la mia. Forse anche la tua, Perché se facessi uscire l’onda che mi ha sbattuto a terra, così forte che fatico a rialzarmi, cadresti anche tu. Io mi sentirei responsabile dei tuoi lividi e tu dei miei. In questo caos di ciò che sento e che non riesco a dirti, all’inizio temo di perdermi. Ma pi mi prendo per mano e proseguo. Di fianco a me. Ci sempre tu. Mio padre. Mia Madre. Resta alla giusta distanza, Se dovessi davvero cadere e farmi male, sapresti intervenire in tempo e all’ultimo secondo fermare la mia caduta. Altrimenti lasca che io vada. E magari, anche cada. Si soffre tutti un po’, nel frattempo. Perché era bello essere così fusi, come una cosa sola. Ma non poteva durare per sempre, e staccarmi da te è la fatica più grande che io devo imparare a fare, che tu devi permettermi di fare. Arriverà il tempo in cui toccherai con mano tutta la mia gratitudine per avermi consentito di diventare grande. Per esserti assunto il rischio della mia crescita. Per non aver preteso di sapere tutto di me, dei miei pensieri nascosti, delle mie paure, delle mie ansie che, proprio in quanto tali e in quanto mie, dovevo imparare a gestire in autonomia. Arriverà quel tempo. Arriverà di certo. Ma non ora. Grazie per avermi autorizzato a vivere il rischio di crescere.
(Tratto da “La via si impara, 50 meditazioni per una vita nuova”)
Tanti rischi nessun manuale
Voler crescere i propri figli è meraviglioso, è sorprendente, entusiasmante, emozionante…
Si potrebbe andare avanti così all’infinito Eppure, lasciarli andare per il mondo “senza” di noi è faticoso. Da una parte ci riempie di felicità e orgoglio, dall’altra ci carica di preoccupazioni e ansia. A chi di noi non è capitato di fermarsi un istante e pensare quando è diventato così grande?” o “vorrei fermare il tempo”.
In questo breve estratto Pellai ci fa ascoltare di nuovo la nostra voce bambina,quella che ci ricorda ciò che tutti noi abbiamo provato per i nostri genitori. Ed è proprio tornando a quel ricordo che possiamo vedere in modo più limpido il nostro ruolo nella crescita dei figli e nell’accettazione di assumere quei piccoli e grandi rischi che comporta.
Non esiste manuale d’istruzioni per sapere come si fa. Il legame tra genitori e figli è una costante ricerca di equilibrio in un fantastico dono chiamato vita… ma non ci resta che provare !!
Webinar e appuntamenti
Con papà fin da piccoli
(la paternità in tutte le sue sfumatura, da quella scientifica a quella formativa ) webinar gratuito in diretta 5 Dicembre dalle h 10 alle 13.30 https://percorsiformativi06.it/webinar-gratuiti/
Il potere di sentiri accettati in adolescenza
1° webinar (replica registrata) L’adolescenza è un periodo di vita da valorizzare, non una fase da superare https://www.hcacademy.it/webinar-adolescenza
Consigli di lettura
Il semaforo blu
(autore Gianni Rodari)
Un giorno, a Milano, un semaforo diventa blu, e si scatena il finimondo. Nessuno sa più a chi tocchi passare: urla, colpi di clacson, litigi… Ma chi conosce Gianni Rodari sa che se un semaforo diventa blu avrà le sue buone ragioni. Impara a leggere con Gianni Rodari, maestro elementare e maestro della fantasia.
L’Appello
(autore Alessandro d’Avenia)
E se l’appello non fosse un semplice elenco? Se pronunciare un nome significasse far esistere un po’ di più chi lo porta? Allora la risposta “presente!” conterrebbe il segreto per un’adesione coraggiosa alla vita. Questa è la scuola che Omero Romeo sogna. L’Appello è un romanzo dirompente che, attingendo a forme letterarie e linguaggi diversi, dalla rappresentazione scenica alla meditazione filosofica, dal diario all’allegoria politico-sociale e alla storia di formazione, racconta di una classe che da accozzaglia di strumenti isolati diventa un’orchestra diretta da un maestro cieco. Proprio lui, costretto ad accogliere le voci stonate del mondo, scoprirà che sono tutte legate da un unico respiro.
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